Pomodoro Pachino IGP, dolce e succoso ideale per tutte le ricette, mangiato crudo o cotto risulta sempre un’eccellenza!!!
Il disciplinare IGP prevede, per la produzione del “Pomodoro di Pachino”, una zona di coltivazione che comprende l’intero territorio comunale di Pachino e Portopalo di Capo Passero, oltre a parte dei territori comunali di Noto (SR), Rosolini (SR) ed Ispica (RG).
Non tutti sanno che Pachino (provincia di Siracusa) è situato nella estrema punta meridionale della Sicilia orientale, in una zona agricola che nelle epoche passate si era distinta per la produzione di uve da vino di grande qualità. In questa area piuttosto ristretta si verifica un mix di fattori (terreno, luce, temperatura, qualità delle acque di irrigazione) che si ripercuotono positivamente sul prodotto, rendendolo più saporito, più resistente, più attraente, profumato e consistente.
Il legame stretto tra le caratteristiche di questo pomodoro e le peculiarità del territorio di provenienza hanno permesso di istituire il riconoscimento del marchio di qualità IGP (Indicazione Geografica Protetta), ed oggi l’autentico pomodoro di Pachino è tutelato da un apposito marchio distintivo che un Consorzio di tutela si adopera di applicare sulla base di un preciso disciplinare di produzione.
Anche l’elevata quantità di antiossidanti va attribuita al territorio di produzione. Qui infatti l’esposizione prolungata delle piante ai raggi del sole sembra essere all’origine della sintesi del licopene, un antiossidante che recenti studi hanno stabilito avere importanti proprietà antitumorali. Dal recente rapporto dell’Enea “la radiazione totale al suolo” stimata elaborando le immagini del satellite Meteosat per 1.614 comuni italiani emerge che Pachino è il comune più assolato d’Italia (Mj/mq 6.043). (fonte: Consorzio pomodoro Pachino)